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Dai pagamenti ai mercati dei capitali: la strategia vincente di TAS. Che vuole crescere ancora in Europa.

Dopo il successo nel mondo dei pagamenti digitali, TAS porta lo stesso approccio modulare e a microservizi nel settore dei capital markets. È questo il cuore del nuovo progetto strategico raccontato da Valentino Bravi, Amministratore Delegato del Gruppo, in questa intervista esclusiva rilasciata a Bancaforte.

«Abbiamo deciso di replicare un’esperienza vincente, sviluppando una piattaforma back to front per il capital market, innovativa, modulare e integrabile – spiega Bravi –. L’abbiamo costruita partendo dal back office titoli, con un’architettura a microservizi che si innesta perfettamente sul nostro front, già presente sul mercato attraverso TAS e la società acquisita Elidata».

Una soluzione che si distingue a livello italiano e internazionale per l’approccio non monolitico: «I clienti possono adottare anche un solo modulo e crescere gradualmente, ottenendo benefici progressivi. Un modello flessibile, evolutivo, già molto apprezzato dalle banche italiane e con un forte potenziale anche all’estero», sottolinea il CEO.

Il lancio della nuova piattaforma si inserisce in un momento molto positivo per TAS. «Il 2024 si è chiuso con circa 100 milioni di fatturato e una marginalità vicina al 30%, in linea con il business plan – afferma Bravi –. Abbiamo accelerato sul modello SaaS, o meglio Platform-as-a-Service, convertendo molti contratti on-premise, anche grazie al supporto strategico del fondo Rivian».

Guardando al 2025, l’azienda prosegue il percorso di innovazione: «Stiamo migrando gli ultimi ambienti legacy verso soluzioni moderne, più flessibili e performanti. Inoltre, puntiamo sull’espansione internazionale: il nostro obiettivo è rafforzarci in aree chiave come Austria, Germania e Svizzera attraverso acquisizioni mirate».

Le aree di crescita? Restano solidissime nel mondo dei pagamenti – «anche in prospettiva dell’euro digitale» – e promettenti anche nel capital market e nella tesoreria, dove TAS ha già chiuso contratti con importanti player europei. «Il mercato internazionale è accessibile per chi, come noi, sviluppa soluzioni conformi agli standard europei. Per questo vogliamo crescere anche per linee esterne, rafforzando la nostra presenza nei mercati più strategici», conclude Bravi.

di Flavio Padovan

Guarda l’intervista su Bancaforte

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